• SUPERBONUS 110%, parte seconda:

    Con Intesa si riduce al 90%!!

    28/08/2020 Autore: monitorimmobiliare

    Abbiamo citato l’esempio di Unicredit, la cui offerta per le imprese in caso di cessione del credito d’imposta riduceva il valore al 100% (per le imprese). Una decurtazione importante che, insieme alle altre voci di spesa, può portare in rosso l’operazione. Nonostante gli incentivi, visto che potrebbero essere incassati da altri soggetti.

     

    Per completezza d’informazione diamo un’occhiata anche all’altro prodotto specifico presente sul mercato, sono solo due al momento, quello di Intesa Sanpaolo.

     

    Se vi sembrava eccessiva la riduzione dal 110% al 100% previsto da Unicredit, peggio va con Intesa. Il suo prodotto prevede infatti la valorizzazione del credito al 90,21%, vedi documento allegato. Considerando che il prospetto descrive solo l'offerta per i privati, le aziende hanno un aggravio di 2 punti percentuali nel prodotto concorrente, su 110 euro di beneficio fiscale teorico resterebbero 97 euro. E con altri grandi rischi, come per l’altro prodotto descritto. Infatti si tratta di un contratto “di cessione pro-soluto con la quale il Cedente trasferisce la piena titolarità del credito alla banca”. Nel paragrafo Rischi si legge “Nel caso in cui non dovessero verificarsi le condizioni sospensive previste nel contratto, il contratto di cessione diventa inefficace e il cessionario non è tenuto a corrispondere al Cedente il corrispettivo della cessione”. Se qualcosa nel meccanismo s’inceppa si interrompe il pagamento dei lavori da parte della banca. E le spese sono a carico del committente.

     

    Quindi attenzione a cedere il credito d’imposta. Farsi assistere da una buona struttura diventa una concreta necessità perché il tema non è per nulla banale. E il beneficio fiscale rischia di svanire.

     

     

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